Giorno  4:  La nascita di una stella

Al fine di raggiungere il vero successo bisogna smettere di seguire gli standard accettati da tutti e andare invece per la propria strada. Solo colui che esce dai ranghi crea un nuovo standard di successo e diventa una stella. I pendoli non tollerano l'individualità e quando vedono nascere una stella non resta loro altro da fare che renderla propria beniamina. Quando viene accettata una nuova regola, un nuovo standard, i ranghi si girano e cominciano a marciare dietro alla nuova stella che li ha proposti. Per fissare le proprie regole bisogna consentire a se stessi di essere se stessi. E' una cosa che potete fare. Dovere solo prendervi questo privilegio. E solo voi potete distribuire o togliere i vostri privilegi.

Una delle cose che spesso trascuriamo è il nostro potenziale creativo, che per ognuno di noi è unico e originale. Tuttavia il più delle volte ci creiamo il pendolo della insicurezza, soprattutto quando si tratta di esprimere idee “fuori dal coro”.
Più le nostre idee sono “originali” più sono difficili da far capire.
Perché? Proprio perché partono da punti di vista totalmente diversi dai normali paradigmi e di conseguenza rompono modelli e stereotipi. Ma è proprio la sua mancanza di ortodossia che ci deve rendere consapevoli che la nostra originalità prevede qualche rischio e che non dobbiamo dare mai per scontato che ogni cosa che facciamo debba essere giusta e funzionale in ogni momento. I giudici più severi nel valutare le nostre idee, siamo noi stessi.
Nel libro di Michael Gelb “Pensare come Leonardo”, l’autore racconta un bellissimo aneddoto: una coppia di sposi decise che Leonardo Da Vinci dovesse essere l’organizzatore del loro banchetto nuziale. Il fatto che lui fosse un grande artista ed inventore era per loro la garanzia che la festa di nozze sarebbe stata di grande successo. Leonardo accettò e organizzò la festa a modo suo programmando per il servizio delle portate del banchetto un sistema di carrucole (stile moderno ristorante giapponese). Ma il meccanismo si inceppò e tra la costernazione dei commensali e degli sposi, Leonardo si ritrovo’ a servire lui stesso al tavolo del banchetto le pietanze preparate dal cuoco.
L’originalità premia la possibilità di espressione del dissenso. Una sorta di conflitto costruttivo, da cui deriva lo sviluppo della creatività: “sappiate che non raggiungerete nulla fino a quando non vi renderete conto che bisogna semplicemente uscire dai ranghi. Non ha senso giocare al gioco degli altri, dove vigono regole che non avete impostato voi. Qualunque cosa facciate ambite sempre ad avviare il vostro gioco. Questo è il segreto del successo” (Vadim Zeland)
Saper agire, sapere motivarsi. Come direbbe Castaneda “fare un agguato alle proprie abitudini e seguire percorsi mai sperimentati”. Avere passione nei confronti di ciò che si ama e contemporaneamente scoprire (facendo freiling) gli interessi degli altri e rispettare quello che apprezzano, anche se si tratta di qualcosa che non capiamo. Mostrare le nostre passioni coltivando la consapevolezza di quello che siamo.
Ciò che facciamo e quello che realizziamo rappresentano la nostra unicità che regaliamo al mondo.
Questo è Transurfing